21 Quotes by Giorgio E.S. Ghisolfi

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    Caratteristica comune ai tre media [cinema, fumetto, animazione] è il fatto che [...] soddisfano un bisogno di evasione, dettato dall'affermarsi - nel secondo Ottocento - della cosiddetta società di massa. - pag. 24

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    Il successo di Yellow Kid [e dei primi fumetti] è il coronamento di un progetto editoriale: vendere più giornali, allargando la platea degli utenti a quei ceti popolari composti perlopiù da immigrati analfabeti o comunque con scarsa o nulla padronanza della lingua inglese. - pag. 31

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    Per il nuovo continente, privo di una storia e di una classicità mitologica è il momento per una palingenesi del mito: un pantheon di nuove divinità, i supereroi, dotate di superpoteri, che difendano l'idea di una democrazia liberale. - pag. 34

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    Il fumetto sembra quindi essere l'emanazione di due tradizioni: satira sociale da un lato (Inghilterra e Francia) e folclore infantile (Germania) dall'altro. [...]. Ecco spiegata la sua innata capacità di parlare a generazioni diverse. - pag. 42

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    [...] la narrazione a fumetti si giova di due categorie di rappresentazione: semplificazione e caratterizzazione. [...] Il primo porta genericità, dalla quale deriva universalità e dunque facile comprensione e identificazione, il secondo invece focalizza l'attenzione su pochi elementi ai quali è collegato un valore di giudizio. Non uno qualunque: un valore condiviso, perché fondato su stereotipi. pag. 44

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    mentre la narrazione del cinema si basa sulla divisione del tempo (numero di fotogrammi per inquadratura), nel fumetto si fonda sulla divisione dello spazio (numero di vignette nella pagina). - pag. 55

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    Lo storyboard progetta lungo una striscia virtualmente infinita: è la sequenzialità lineare delle inquadrature sulla pellicola. E' la divisione del tempo. Viceversa il layout progetta all'interno di uno spazio finito: la pagina, dove l'organizzazione del discorso semiotico (tramite l'impaginazione) non riguarda la singola vignetta bensì il loro insieme. E' la divisione dello spazio. - pag. 82

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    il fumetto è un medium nel quale è la forma a condizionare il contenuto piuttosto che l'opposto. Tali codici presuppongono l'esistenza di uno spazio [dimensione] fisico, spaziale e temporale, all'interno del quale operare. Questo spazio è singolare nel fumetto: la pagina (cartacea o digitale), e duplice nel cinema: la pellicola e lo schermo. Nel fumetto dunque gli spazi fisici di produzione e quello di fruizione coincidono, non altrettanto accade nel cinema. - pag. 89

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