8 Quotes by Ilaria Tuti


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    Vedono l’inferno che abbiamo sotto i piedi, mentre noi contempliamo i fiori che crescono sul terreno.

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    L’unica cosa che capiva era che Andreas lo stava cullando. Ecco il suo fiore, pensò. Il più bello tra quelli che gli impedivano di vedere l’inferno.

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    Massimo si stupiva ogni volta di quanto il castano mielato delle sue efelidi fosse lo stesso delle iridi e deicapelli. Se avesse dovuto paragonarla a una sensazione, sarebbe stata quella della polvere di cannella tra le dita: odorosa, dorata e inafferrabile.

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    La solitudine era una coinquilina discreta, che non invadeva mai gli spazi e lasciava tutto com'era. Non aveva odore, né colore. Era un'assenza, un'entità che si definiva per contrapposizione, come il vuoto, ma esisteva.

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    I bambini sapevano essere spietati come solo la natura poteva essere. Era la loro straordinaria spinta verso la vita a renderli tali. Sembrava un controsenso, ma per Teresa non lo era: assaporavano ogni attimo come se fosse la più incredibile delle avventure e non potevano permettersi di sciupare il tempo dietro a formalismi sterili che nemmeno comprendevano. Erano vivi. Perciò, che altro dovevano fare? Vivevano.

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    Teresa assorbiva gli umori del mondo, le luci e le ombre e le faceva sue. Tanto era il buio entrato in lei, ma in qualche modo, in gran parte, era riuscita a trasformarlo in fuoco, in passione ardente per la vita. L’oscurità era precipitata nei recessi della sua anima e lei aveva imparato a conviverci, a non agitarla come avrebbe fatto con un veleno. Lasciava che si adagiasse sul fondo, però c’era, la sentiva sollevarsi di tanto in tanto come un vapore tossico.

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    Questo nuovo diario non mi mette a mio agio. È come sostituire una persona che non si trova più: come si può? Si continua a cercarla. Si impazzisce, per lei. Ci si strappa la vita di dosso. È la sua assenza, paradossalmente, a renderla sempre presente e tangibile. È il vuoto a definire la sua importanza, il suo riempirsi di lacrime fino all’orlo e oltre. È un piovere al contrario, verso il cielo.

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