«Non ero un fantasma, non ero uno spettro. Ero nulla, senza di te.»

«Non puoi amarla più di me.»

«Non potrai mai amarla quanto ami me.» Fece dietrofront, rimanendomi accanto e volgendosi quel tanto che bastava perché anch’io la guardassi intensamente. «Va’ da lei, e dille addio.»

«Ho incontrato Calash.»

«La guerra» rispose Morwen severa. «Gli Dèi hanno decretato la mia morte e il compito è stato affidato ai Sicari. Vueno ha dato il suo consenso. Il giudizio finale è morte.»

«Meglio per te che il tuo sguardo non si soffermi più così a lungo su Andrer» le bisbigliò la Regina a un soffio dalle labbra «o ti caverò gli occhi.»

Lei gli premette le mani sul petto. «Non è colpa tua. Non puoi sopportare il fuoco che ti scorre dentro. Non puoi farci niente. Il fuoco vuole me, e ti spinge a compor-tarti così. Non avrei mai dovuto curarti con un legame di sangue. Non usando il mio. Ma stavi morendo, e il panico mi ha travolto, Andrer. Forse sono io che… non avevo alcun diritto di legarti a me.»

«Ora, il trono è mio. E io…» Morwen sollevò il mento con superiorità. «… sono la Regina degli Inferi.»

«Posso uccidervi tutti in un secondo.»