«Non dire idiozie» ringhiò lei divincolandosi. «È Andrer. È legato a me, non può tradirmi. E tu non puoi insinuarlo.»

La Dea gli sfiorò la cicatrice sulla guancia, contornando i segni del suo morso indelebile. «Vivo per te» sussurrò d’un tratto, trattenendo il respiro.

«Non osare buttare il mio amore in pasto alla tua rabbia, perché ti ritroveresti sbranato da ciò che ho sempre provato e ancora provo per te.»

Morwen alzò impercettibilmente un angolo delle labbra scure. «Quello che senti dentro, Galadir» rispose in un sussurro che solo lui riuscì a udire.

«Qui non siamo a Thera, Principessa. Non ci sono servi che ti svegliano quando il sole è alto nel cielo. Questa è la Terra Oscura, e tu devi imparare a viverci. Non hai scelta.»

«Non sei più la Principessa di Thera. Sei la Protetta di Vueno. La paura non deve più sfiorarti. D’ora in avanti sarai tu a controllare il tuo potere, non lui a controllare te. Sono stata chiara?»

«Bravo.» Con movimenti quasi invisibili la Regina si liberò dalla presa del Principe e lo sbatté contro la parete di una casa. «Dovrei ucciderti per avermi colpita» gli mormorò a un soffio dalle labbra.

Non lo amava, non era nulla.Morwen avrebbe segnato la sua morte.Il legame di sangue sarebbe stato spezzato.