11 Quotes by Kim Fielding about Italiano

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    Gray s’inginocchiò sul pavimento per un attimo, prima di sporgersi a prendere la coperta, che gli era scivolata via quando aveva afferrato Aric. Se la mise intorno alle spalle e si rannicchiò nuovamente nell’angolo. “No-non me-me…rito la… la tua… tua gentilezza.” Aric non era certo che ‘gentilezza’ fosse la parola giusta per definire quello che aveva fatto. Sì, aveva reso la vita del prigioniero leggermente migliore, ma gli era costato poco

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    Fu contento di riuscire a leggerne bene la maggior parte. Non riusciva ancora a decifrare alcune parole, ma si era allenato molto a leggere nelle settimane precedenti, e se una parola non era troppo lunga o difficile, riusciva a leggerla. Avvertì in petto una strana sensazione, e capì che si trattava di orgoglio. Eccolo là, un ignorante mostro mutilato, ma che sapeva leggere. Era come se il resto del mondo avesse avuto un segreto meraviglioso che aveva finalmente condiviso con lui.

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    Se vuoi, posso provare a leggere ad alta voce. Non… non sono ancora molto bravo, ma…” “Mi piacerebbe,” lo interruppe Gray con voce bassa. “M-mi manca leggere. Mi… mi manca co-così tanto!” Aric fece finta di non sentire i suoni che Gray emetteva nel tentativo di soffocare i singhiozzi. C’erano occasioni in cui un uomo desiderava conforto, altre in cui trovava maggiore dignità nell’essere lasciato solo.

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    Era ferito gravemente. Ma non sono un eroe. Ho visto qualcosa che doveva essere fatta, e l’ho fatta.” Con una leggera risata, Gray gli strinse il ginocchio. “È… è quello che fa-fanno gli eroi, Aric.” “Ma non sono…” “Mi… mi hai salvato.” Aric scosse la testa, tirando leggermente la catena che assicurava il collo di Gray al pavimento. “Sei ancora prigioniero.” “Mi hai salvato,” ripeté in tono fermo Gray, rivolto ad Aric. E poi lo baciò.

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    Ma… io sono…” “Non azzardarti a dire c-che sei stupido o che n-non vali niente. Non osare! S-sei un gigante perché un corpo normale sarebbe troppo piccolo per quello che sei.“Sono il tuo carceriere!” “N-nessuno può togliere queste catene. Ma hai li… liberato il mio cuore

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    Perché lo fai, Bruto? Perché rischiare così tanto per lui?” “Lo amo.” Per la sorpresa di Bruto, il Principe Aldfrid non si mostrò arrabbiato. Anzi, fece un piccolo sorriso triste. “Bene. Voglio dire, nonostante tutto sono contento che abbia almeno questo. Dei, era… era speciale.” “Lo è ancora,” rispose Bruto in tono piatto

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    Quando Bruto tornava a casa ogni anno, si riprometteva di non tornare mai più in quella casa di Tellomer ma, quando tornava il giorno di festa, lo faceva di nuovo. Era l’unica occasione in cui qualcuno lo toccava, e anche se si trattava di carezze di poco significato, sospettava che si sarebbe disidratato e sarebbe morto se ne fosse stato privato. O ancora peggio, che avrebbe perso la sua umanità e che sarebbe diventato il mostro che tutti pensavano che fosse.

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    Aveva ancora in mente il modo amichevole con cui il principe gli aveva parlato, e la gentilezza nei suoi occhi. Il principe Aldfrid lo vedeva come una meraviglia, come un potenziale bene prezioso, non come un mostro. Bruto sorrise e ricominciò a canticchiare mentre saliva su per il sentiero

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