Una ragazza impopolare come me in genere non si ritrova ad avere come migliore amica la più carina della scuola.

I ragazzi passano. Le amiche rimangono.

E ora comincia pian piano ad assalirmi anche il terrore che lei e David si mettano insieme a tutti gli effetti, lasciandomi sola, abbandonata, senza più un’amica con cui andare in giro.

So che è da persone cattive rimanerci male, io dovrei essere contenta per lei, così come lei si fa sempre in quattro per me.

Non so in quale maniera Samantha possa aver notato lo sguardo sospetto di un ragazzo rivolto verso di me, anche perché mi pare impossibile, data me e dato lui, la più scialba e il più secchione della classe, per cui immagino sia come al solito solo per incoraggiarmi, per quanto lui non sia un divo al pari di me.

La sua espressione è un qualcosa che sta a metà strada fra la delusione e il risentimento, e non posso fare a meno di pensare che me lo merito, perché forse mi sono comportata con lui come gli altri si sono sempre comportati con me.

Se non sono un po’ dannati, non ci piacciono.

Ma io sono il brutto anatroccolo, anzi, la brutta anatroccola, altro che Cenerentola, e non ho la seppur minima speranza di trasformarmi un giorno in cigno.