«Le stelle non dovrebbero piangere» sussurrò in modo che soltanto lei lo potesse sentire. «Devono ridere.»«Come posso ridere se mi è stato strappato via il cuore?»Zarek le prese una mano e le baciò ogni polpastrello. «Tu ce l'hai, un cuore.» Si posò le dita della donna sul petto. «Un cuore che batte solo per te, principessa.»

La vendetta era qualcosa che Zarek conosceva fin troppo bene. In suo nome aveva perfino venduto l'anima. Poteva biasimare il demone per aver fatto la stessa cosa?

Come poteva quella donna avere fiducia in lui se era proprio lui il primo a non averla? «Sei davvero cieca, lo sai?»«No. Io ti vedo, Zarek. Ti vedo come nessuno prima d'ora ha mai saputo fare.»

«Che sciocchi che sono questi mortali» sussurrò.Ma anche lui ci era passato. L'amore rendeva ciechi e stupidi. Era lo stesso per gli umani e per gli dèi.

«Perché sei qui, Zarek?»L'uomo le asciugò le lacrime sul volto. «Sono qui per raccogliere la mia rosa, se vorrà venire a casa con me.»

Well, yeah. You said you wanted Italian. See. Chef Boyardee. He makes one the best stuff. (Tabitha)