Su un tram affollato a Roma all'ora di chiusura una sera d'inverno, qualcuno per sbaglio mi tocca la spalla. Non mi giro a guardare chi è e non saprò mai se è un uomo o una donna, una sgualdrina o un prete, ma quel tocco delicato scatena in me un tale desiderio di tenerezza e di cura che sospiro; mi sento cedere le ginocchia. Non è un sospiro profumato di violette né uno spasimo chopinesco: è qualcosa di rozzo e reale come i peli sulla mia pancia

-John Cheever

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